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Ricominciamo??? Parte 2


di Daeta
05.03.2025    |    186    |    5 10.0
"Prima di proseguire in modo intenso si fermò per un attimo e rivolgendosi a me disse: “Lo so che era quello che volevi…..."
La giornata alla spa si concluse tra sguardi complici e sorrisi maliziosi, ma l’energia che si era creata tra noi tre non sembrava voler svanire.
Martina si rivestì con lentezza calcolata, come se ogni gesto fosse studiato per lasciarci impresso ogni dettaglio di quel corpo che ci aveva fatto perdere la testa, sapeva bene di averci lasciato senza fiato e si godeva ogni secondo di quella consapevolezza.
I suoi occhi brillavano, carichi di una soddisfazione nuova, finalmente aveva mostrato quella parte di sé che fino a quel momento era rimasta nascosta.
Ci guardò con un senso di sfida senza dire neanche una parola.
“Spero di averti fatta sentire davvero coccolata…” sussurrò Marco a pochi centimetri dalle sue labbra.
Martina si morse il labbro inferiore, mantenendo lo sguardo fisso su di lui e con una tranquillità disarmante, rispose: “Più di quanto potessi immaginare… Ma so che avreste potuto darmi ancora di più.”
Un invito velenoso, una sfida…..era chiaro!
Ci dirigemmo verso gli spogliatoi, ma la tensione erotica tra noi era ancora palpabile, io osservavo ogni suo movimento, ogni sguardo di sfida, mentre la mia mente era ancora annebbiata dal ricordo di come il suo corpo si era abbandonato sotto le carezze di Marco.
Quando rientrammo nella cabina per rivestirci, Martina mi si avvicinò lentamente, il suo profumo delicato mi investì ancora di più e guardandomi dritto negli occhi, con un sorriso provocante sussurrò:
“E stata un esperienza pazzesca…..….il bello di essere scopata mentre sei bendata ti lascia un mistero su chi è stato……posso solo immaginare….”
Quelle parole mi fecero indurire all’istante, una provocazione che sapeva di rivincita e che presupponevano un nuovo momento dove poter dare libero sfogo alle sue voglie più perverse.
Prima di uscire, Marco ci raggiunse con una discrezione elegante, lasciandoci un biglietto piegato con il logo della spa……“Per la prossima volta… se deciderete di tornare”,.
Martina lo prese e si avvicinò a lui fino a sfiorargli le labbra e rispose con tono di sfida e deciso ”Torneremo” e poi girandosi verso di me disse: “stavolta deciderò io cosa fare…..con la benda o senza.”
Le sue parole mi gelarono e mi eccitarono allo stesso tempo, sapeva perfettamente quanto mi avesse fatto impazzire vederla in balia di un altro uomo, ma sapeva anche che quel gioco era appena iniziato.
Uscimmo dalla spa, ma il segreto che ci legava ormai influenzava i nostri corpi e le menti.
Martina camminava sicura, consapevole di avere in mano entrambi gli uomini che l’avevano adorata ed Io adesso la guardavo con occhi nuovi.
Il giorno dopo sembrava che tutto fosse tornato alla normalità, ma tra me e Martina c'era un'intesa diversa, come se qualcosa fosse cambiato dopo il nostro pomeriggio alla spa.
Ogni sguardo e sorriso sembravano nascondere un significato più profondo.
Durante la cena, il gioco continuò, fu una sfiorata tra le mie gambe con una delicatezza studiata ad accendere subito la nostra passione e in quel momento che lei tra la finta curiosità e lo scopo di continuare quel gioco perverso che mi chiese:“… perché non mi racconti cosa hai provato ieri mentre Marco mi toccava?”
Quelle parole mi colpirono come una scossa elettrica, era la prima volta che parlava così apertamente di quello che era successo, e mi resi conto che anche lei stava iniziando a godere del gioco perverso che avevamo appena scoperto.
Mi sedetti accanto a lei, sentendo il sangue scorrermi veloce nelle vene…..e dissi: “Vedere il tuo corpo nudo abbandonato, toccato da un altro… e sapere che ti stava piacendo, mi ha fatto impazzire!”
Martina sorrise e si morse il labbro inferiore e con disinvoltura si slacciò lentamente la vestaglia
“Sapere che tu eri lì a guardarmi….. è stata la parte più eccitante”, le sue dita scesero lentamente e iniziando a toccarsi continuò: “Non è finita… ho ancora voglia di provare quello che non mi avete concesso, voglio che tu mi guardi adesso mentre mi tocco e immagini che al posto della mia mano ci sia ancora Marco……”
Quelle parole mi fecero esplodere l’eccitazione, era come se lei avesse sbloccato una parte di sé che fino a quel giorno aveva tenuto nascosta… una parte audace, perversa, capace di giocare con le mie fantasie più segrete senza alcun freno.
“Ti piacerebbe farlo con un altro, vero?” le chiesi con il fiato corto, e lei mentre lentamente continuava a toccarsi ammise “Vorrei che tu mi guardassi mentre un altro mi scopa davanti ai tuoi occhi….”
Fui immediatamente rapito da quel pensiero, Il mio membro era durissimo, pulsava e inginocchiandomi immediatamente davanti a lei presi il controllo della sua eccitazione iniziando a leccare la sua figa.
Martina consapevole che quello era il momento giusto continuò senza esitazione: “Ti piacerebbe, vero?, lo avverto da come sei eccitato” ed io preso dal momento senza ragionare e senza pensarci risposi immediatamente “Si”.
Il suo sorriso era tagliente, carico di una consapevolezza crescente.
Senza esitazione e senza alcun imbarazzo, certa di essere lei a dettare le regole di quel momento continuò: “Allora organizza tutto… voglio dimostrarti quanto sono troia… voglio essere scopata da uno sconosciuto mentre tu mi guardi…scegli tu chi dovrà essere… e prometto che farò tutto quello che mi chiederai”
Quelle parole mi fecero venire all’istante, senza nemmeno toccarmi.
Era l’inizio di un gioco pericoloso, eccitante… un viaggio senza ritorno in cui la mia donna avrebbe scoperto ogni lato oscuro della sua sensualità, mentre io sarei stato il regista di ogni sua perversione.
Quella notte restai sveglio fino all'alba, la mente invasa da mille pensieri.
Dovevo prendere una decisione:, assecondare quella parte di lei che stava lentamente emergendo cioè la sua indole di troia o lasciar perdere e farla restare una fantasia?
La consapevolezza di quel momento pesava su di me, ma la scelta era tutta mia.

La mattina dopo, con Martina ancora addormentata accanto a me, le sue parole risuonavano nella mia mente. Mi alzai silenziosamente, deciso, e, con il cuore che batteva forte, andai deciso nei contatti del mio telefono.
Sapevo già chi sarebbe stato quel qualcuno in grado di trasformare quella fantasia in realtà.
Marco!
Non poteva che essere lui, il primo che aveva “toccato” Martina sotto i miei occhi… il primo che aveva aperto quella porta proibita, il primo che aveva suscitato in me un senso di eccitazione mai provato prima.
Esitai per qualche secondo, poi decisi di scrivere un messaggio.
“Buongiorno Marco… Martina ha ancora bisogno di un trattamento speciale…. Quando sei disponibile?”
Mandai il messaggio con il cuore in gola e dopo pochi minuti arrivò la risposta……“stabilite voi quando e dove”.
Un brivido mi attraversò la schiena, mi girai verso il letto e vidi Martina che si era appena svegliata e mi guardava con gli occhi ancora assonnati.
Il suo sorriso malizioso mi fece capire che voleva delle risposte alla sua richiesta e in effetti senza neanche dirmi buongiorno mi chiese “Hai già scelto chi mi scoperà?”.
Presi in quel momento la consapevolezza che non si trattava più di fantasie ma di un forte desiderio di andare oltre e di scoprire nuove sensazioni….nuove emozioni…..un nuovo pisello…….
Gli mostrai quindi il telefono con il messaggio ricevuto, eccitatissima si alzò dal letto completamente nuda e mentre si dirigeva verso il bagno, con una sensualità innata, si voltò sulla porta e lanciandomi uno sguardo di fuoco disse: “Perfetto…non vedo l’ora di essere ancora il vostro ostaggio…… ma questa volta voglio che mi usiate senza pietà”, rinchiuse la porta del bagno e dopo poco sentii i suoi gemiti di piacere che erano la conseguenza di una masturbazione liberatoria .
Due giorni dopo concordammo l’incontro con Marco in una suite di un hotel di lusso fuori città.
Arrivammo lì qualche ora prima dell’appuntamento e Martina, che non era per nulla tesa, dopo un veloce aperitivo si chiuse nel bagno di questa lussuosa suite per prepararsi.
Quando la vidi uscire, rimasi senza fiato, era una dea, completino in pizzo nero completamente trasparente, autoreggenti e tacco a spillo, praticamente una puttana di lusso pronta a farsi usare.
“Ti piace?” mi chiese, girandosi lentamente. “Sei perfetta…” sussurrai, con il mio pisello già duro sotto i pantaloni.
“Non dimenticare che stasera sono vostra… qualunque cosa vogliate farmi….non limitarti e lasciati andare”.
Le sue parole erano un turbine di emozioni che alternavano ansia e desiderio.
Il mio pensiero correva veloce, tra il bisogno di capire e il timore di ciò che sarebbe potuto accadere. Poi, in quel momento, un colpo deciso alla porta interruppe tutto, non c'era più spazio per riflessioni, il tempo era arrivato, ed era il momento di agire, di trasformare in realtà ciò di cui avevamo parlato per giorni.
Martina, con uno sguardo malizioso che tradiva un'anticipazione segreta, si voltò verso di me e, con un sorriso che sfiorava l'inquietudine, mi disse: "Apri... voglio che entri e mi guardi già così."
Aprii la porta con il cuore in gola, e Marco entrò con il suo solito sguardo sicuro.
Quando vide Martina vestita in quel modo, il sorriso gli si allargò. “La paziente è pronta per un trattamento speciale”, disse. Martina si avvicinò lentamente a lui, mordendosi il labbro, e sussurrò: “La volta scorsa ero bendata, non so nemmeno come è andata… ora che sei qui, fai di me ciò che vuoi…”
In quel momento capii che avevamo superato ogni limite, senza possibilità di ritorno.
Quello che Martina desiderava divenne immediatamente azione, senza più freni né indugi.
Senza un solo istante di esitazione, senza cercare parole, ma solo la ricerca del mio consenso con lo sguardo, si inginocchiò davanti a lui.
Iniziò a sbottonare i pantaloni di Marco, tirò fuori il suo cazzo già duro e gonfio e guardandomi fisso negli occhi con lentezza lo prese in bocca.
Prima di proseguire in modo intenso si fermò per un attimo e rivolgendosi a me disse: “Lo so che era quello che volevi…..vedermi succhiare il cazzo di un altro uomo è la tua voglia che non mi hai mai detto ma che ho sempre saputo”.
Non so se era una giustificazione o la giusta riflessione, so soltanto che stavo assistendo ad uno spettacolo indecente… la mia donna inginocchiata davanti a un altro, con il suo membro in bocca e lo sguardo colmo di desiderio, una vera troia!!!
Tra l’incredulità e l’eccitazione inconsapevolmente mi ritrovai a confermare quanto appena detto da lei, in un secondo avevo tra le mie mani il mio pisello ed iniziai a masturbarmi.
Martina imperterrita continuava, con una mano teneva il cazzo di Marco mentre lo prendeva in bocca e con l’altra si toccava la sua figa, una scena che avevo visto solo nei film hard ma che facevano di lei un’attrice perfetta per quel ruolo.
Stavo godendo dannatamente alla visione di quella scena, mi provocava una situazione pazzesca e non volevo che si fermasse anche se ero tentato di chiedere a Marco di scoparla.
Non feci in tempo neanche a pensarlo che Marco la prese per le spalle, la girò e la piegò sul divano, strappandole via il body con un gesto deciso.
La sua figa era bagnata e pulsante, pronta a essere presa, Marco la mise a pecorina e iniziò a leccarla intensamente per poi penetrarla prima lentamente e poi con un ritmo sempre più forte.
“Non fermarti… scopami forte…. Oh my God”.
Martina era protagonista e padrona del momento, questa volta era libera di fare ciò che voleva e non era soggetta a restrizioni come la prima volta.
Il suo volto era visibilmente eccitato e mentre era nel suo momento di goduria massima mi disse “voglio anche il tuo cazzo….riempimi la bocca e fammi sentire la tua eccitazione” fu così che mentre Marco la penetrava dietro con forza gli infilai il mio cazzo in bocca.
Martina era in mezzo a noi, usata come una troia… non avevo mai visto la mia donna così eccitata in tutta la mia vita.
La stanza si riempì di gemiti, sospiri e odore di sesso, era una scena proibita, oscena… e incredibilmente eccitante.
Quella notte Martina si trasformò definitivamente in quello che realmente era…una TROIA.
Si abbandonò completamente, il corpo tremante per gli orgasmi multipli e la stanza fu invasa dalle nostre urla di piacere.
In quel momento eravamo tutti e tre in estasi, ogni penetrazione di Marco era un gemito di piacere e quando vidi che Marco raggiunse l’orgasmo inondando di sperma la schiena di Martina, ebbi immediatamente un’esplosione di piacere nella bocca della mia troia che fiera e felice, guardandomi fisso negli occhi, non lasciò cadere neanche una goccia ingoiando tutto.
Al termine di questa entusiasmante scopata ci sdraiammo tutti e tre sul letto, esausti e sudati, con la consapevolezza di aver vissuto qualcosa di irripetibile ed il silenzio fu interrotto da Martina che con voce maliziosa rivolgendosi a me disse: “Questa è solo la seconda seduta…non puoi immaginare di cosa sono ancora capace di fare……”
Sapevo che il gioco era appena cominciato e che ormai non potevamo più fermarci.
La mia Troia era finalmente libera!
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